Dopo la laurea arriva un momento molto delicato: la ricerca del lavoro. Negli anni di studio questa preoccupazione viene solitamente accantonata in favore di un impegno costante nello studio e nell’acquisizione delle competenze. Ci si rende però poi conto che non si è propriamente pronti all’impatto con il mondo del lavoro e che cercare un lavoro dopo il conseguimento della laurea non è così semplice come si immagina. La ricerca è spesso influenzata da tanti fattori: evoluzione del mercato, situazione sociale, stato dell’economia e anche spendibilità del titolo. Ci sono infatti lauree che permettono un inserimento più veloce, anche con stipendi entry level molto incoraggianti e specializzazioni che invece richiedono più tempo per trovare una propria collocazione.
Tra le lauree per guadagnare di più dopo gli studi, nelle prime posizioni troviamo economia e commercio, ingegneria e tutte le professioni sanitarie. Per conseguire le lauree in questi settori ci si può iscrivere anche alle università telematiche come Unicusano, che consentono agli iscritti di seguire i corsi in modalità e-learning, senza l’obbligo di trasferirsi in una nuova città per frequentare l’università e senza orari prestabiliti per i corsi in presenza.
Il fatto che ci siano lauree che permettono sin da subito di guadagnare di più non significa però che chi ha scelto facoltà diverse non ha opportunità di guadagnare bene, ma necessita di un percorso diverso, anche perché magari può aspirare a posizioni molto differenti tra loro, a differenza di chi ha un percorso professionale più standardizzato, e quindi avere molteplici possibilità di guadagno.
Il consiglio è di focalizzarsi sulle proprie attitudini e sulle conoscenze acquisite per poter scegliere impieghi che favoriscono la crescita personale e quindi anche una carriera soddisfacente.
Ecco 5 consigli per cercare impiego dopo l’università.
Coltivare l’attività di networking
Durante gli studi, oltre a seguire le lezioni e a sostenere gli esami, si sviluppa un’ampia rete di conoscenze, soprattutto se si entra in contatto con associazioni studentesche o se si svolgono attività fuori dall’università. Questo aspetto dopo la laurea è fondamentale per iniziare a proporsi, perché ci si rivolge a persone con le quali si ha confidenza e risulta più semplice spiegare a quale impiego si aspira e ricevere consigli su come muoversi. Le relazioni create durante gli studi sono spesso fondamentali per un primo impiego ed è quindi ampiamente consigliato coltivarle anche dopo la laurea. In alcuni casi è proprio da questi rapporti che nascono collaborazioni, progetti e, perché no, anche nuove aziende.
Partecipare ai career day e alle giornate di orientamento
Le università coltivano numerosi contatti con le aziende, perché si può creare un filo diretto tra offerta e domanda. Spesso infatti si organizzano i career day o giornate di orientamento proprio per mettere in contatto giovani professionisti con le realtà del territorio o grandi aziende nazionali. Sono un’occasione per farsi conoscere, fare esperienza di colloqui di lavoro, aspetto molto importante per acquisire sicurezza di sé e iniziare a vedere come funziona il mondo del lavoro e quali sono le prospettive reali. Il consiglio è di partecipare a questi incontri preparando un curriculum e una propria presentazione, con l’obiettivo di entrare nella rete delle risorse umane di aziende che interessano. Non bisogna candidarsi a tutte le posizioni, ma vagliare bene quali sono le realtà aziendali che piacciono di più, perché è indispensabile sin dall’inizio proporsi per ciò che interessa, altrimenti si rischia di avere una brutta impressione del mondo del lavoro e di non riuscire a vivere serenamente il primo impiego.
Iscrizione presso le aziende di recruiting
Un passo molto importante è la registrazione presso le aziende di recruiting. Ha un valore doppio: consente intanto di riflettere sulle proprie competenze e di realizzare un curriculum in linea con le proprie aspirazioni supportato da un team di esperti e permette inoltre di fare esperienza con i colloqui di lavoro. Confrontarsi con gli uffici delle risorse umane o con gli addetti alla selezione è infatti un passaggio importante per acquisire sicurezza e rendersi conto anche di quali sono le caratteristiche che i recruiter ricercano. Sono un modo per restare al passo con le richieste del mondo del lavoro e anche di abituarsi a presentarsi in un certo modo.
Chi si occupa di recruitment saprà inoltre consigliare le posizioni migliori ed eventualmente proporre anche corsi di perfezionamento per poter avere maggiori possibilità. Rappresentano insomma una risorsa da più punti di vista.
Ci sono infine agenzie per il lavoro specializzate in ambiti ben precisi, che spesso hanno anche portali online nei quali registrarsi in maniera gratuita. Rappresentano un’occasione per conoscere cosa richiede il mercato nell’ambito di interesse e profilarsi in maniera più specifica.
Creazione di un tuo profilo digitale
Il digitale è un aspetto che riguarda anche il lavoro e la propria professione. Ci sono social network come Linkedin che sono stati pensati proprio per far incontrare offerta e domanda. In Italia non è ancora utilizzato in maniera capillare e spesso gli annunci di lavoro postati sul social non sono sempre ben curati. Creare però un profilo nel quale indicare il curriculum di studi, le competenze acquisite e altre esperienze utili a delineare un profilo professionale è assolutamente consigliato. I social e le piattaforme online consentono inoltre di ridurre la distanza tra il candidato e l’azienda, perché è possibile non solo proporre un’autocandidatura, ma entrare in contatto con i dipendenti dell’azienda stessa mediante chat. È questo uno strumento assolutamente da sfruttare per farsi notare e ridurre anche i passaggi nella selezione.
Il consiglio è inoltre di curare la web reputation in generale, anche su social che hanno obiettivi diversi, perché sta diventando importante per le aziende l’immagine che si ha online. Spesso non ci si pensa ma il profilo che emerge sul web può condizionare le persone alla ricerca di figure professionali ed è quindi fondamentale controllare i contenuti e fare attenzione all’immagine che emerge. Ciò non significa creare profili falsi o autocelebrativi: il giusto approccio sta nel mezzo, ossia nella realizzazione di un’identità virtuale che sia in linea con la propria personalità.
Continuare a specializzarsi
Il segreto per essere competitivi e poter aspirare a posizioni di rilievo è la specializzazione. Se si da un’occhiata ai profili più ricercati del 2022 ci si rende conto che sono richieste diverse competenze trasversali e soprattutto conoscenze molto specifiche, con informazioni e prassi lavorative che vanno acquisite con corsi di perfezionamento o master. In più, il mondo del lavoro è in costante cambiamento e in molti settori gli aggiornamenti sono all’ordine del giorno. Bisogna dunque tenersi sempre al passo con le novità del settore in cui si opera e soprattutto essere aperti anche a nuove modalità di lavoro, perché la capacità di adattamento e la flessibilità saranno le parole chiave dei lavori futuri.